La simmetria dei riflessi imperfetti di Laura Rocca. Recensione

La scrittrice Laura Rocca è tornata in libreria dopo “Il compositore dei sogni infranti” con una nuova esilarante storia d’amore in cui la passione e il romanticismo si intrecciano dal titolo “La simmetria dei riflessi imperfetti,” edita ancora una volta dalla casa editrice Newton Compton.

Già dal suo primo romance l’ho letteralmente amata perché è una scrittrice che grazie alle vicissitudini dei suoi personaggi, ben delineati psicologicamente, tratta tematiche esistenziali molto delicate e profonde che meritano la degna attenzione. Le trame dei suoi libri sono ben articolate e per nulla scontate. Ogni dettaglio ben studiato arricchisce la narrazione rendendola letteralmente memorabile.

Protagonisti di quest’ultimo romanzo sono Meadow, una ragazza disillusa con poca autostima che crede perennemente di non essere all’altezza delle situazioni e delle persone a causa dei suoi genitori disattenti e poco interessati al proprio ruolo genitoriale in quanto molto presi dalla loro carriera professionale, e Zareth, studente modello e campione in equitazione nelle  gare universitarie che lo vedono protagonista, rampollo di una famiglia in cui l’apparenza e il prestigio vengono prima di tutto.

I fantasmi del passato che minacciano la propria serenità

I due si conoscono quando Meadow per l’ennesimo trasferimento dei suoi genitori è costretta a lasciare Londra per raggiungere i nonni in un paesino sperduto della Scozia. Entrambi si ritroveranno a frequentare la stessa università. Il lor incontro sarà dettato dal Destino e scatenerà subito tra loro un’attrazione improvvisa. Tra loro scatterà il famigerato “colpo di fulmine” ma la loro storia sarà minacciata dai “fantasmi del passato” che aleggiano ancora nella mente di Zareth legati al suicidio due anni prima del suo gemello nei confronti del quale lui se ne sente responsabile.  

Per poter vivere pienamente la loro attrazione e quel sentimento forte che li anima, sia Meadow e Zareth dovranno affrontare prove difficili che metteranno a repentaglio persino la loro incolumità. Meadow dovrà imparare prima di tutto ad acquisire fiducia in sé stessa e nelle proprie capacità senza sentire costantemente il bisogno dell’approvazione altrui e, Zareth dovrà una volta per tutte liberarsi dal senso di colpa e dal bisogno di accontentare e soddisfare le aspettative e i desideri dei propri genitori che non coincidono con le sue.

Affrontare i propri demoni interiori

Attraverso questi due personaggi complessi Laura Rocca ci insegna quanto sia importante in amore riuscire ad affrontare prima di tutto i propri demoni interiori prima di affidarsi completamente all’Altro. Abbiamo piena conferma di quanto certe ferite e cicatrici legate al passato e, soprattutto legate al rapporto con i propri genitori inevitabilmente possono influenzarci nella vita sentimentale. 

Attraverso “La simmetria dei riflessi imperfetti” l’autrice ci invita a credere nell’amore come forza propulsiva capace di salvarci e di infonderci tutta l’energia e la grinta per risplendere una volta per tutte nella propria esistenza, per perseguire i propri obiettivi a testa alta, senza lasciarsi condizionare dal passato e dai giudizi degli altri. Ci sprona a credere in quei rapporti speciali e unici in cui l’attrazione e l’amore si fondono per dar vita a qualcosa di speciale a cui nulla e nessuno è permesso di minacciare.

A volte bisogna rischiare di perdere per vincere, accettare di soffrire per essere felici e, soprattutto avere il coraggio di essere chi vogliamo”: scrive l’autrice e attraverso questa storia d’amore e di rinascita ci infonde coraggio e speranza. Ci incita a non soccombere mai perché anche se l’amore non risparmia sofferenza e difficoltà l’importante è non smettere mai di credere nel suo potere e soprattutto nei propri sogni che ci donano la motivazione per esprimerci sempre in coerenza con ciò che siamo. I personaggi creati da Laura Rocca piacciono tanto perché in essi è facile entrare in empatia in quanto sono esseri umani che come noi affrontano tante sfide e nonostante le loro crepe e fragilità riescono a non cedere all’abisso e trasformare queste nei loro punti di forza.